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El nacimiento del Lybra.

Tema en 'Lancia Lybra (1999 - 2006)' iniciado por angel, 9 Mar 2010.

  1. angel

    angel Lancista Gurú

    Abro este tema donde subiremos fotos de los prototipos, bocetos, etc... para ilustrar como nació el modelo predilecto de los usuarios de este rincón del foro. Empezamos...

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  2. angel

    angel Lancista Gurú

  3. angel

    angel Lancista Gurú

    En Italiano dos interesantes textos del nacimiento de este modelo.

    " Io, collaudatore della nuova Dedra.



    Tutto cominciò nel 1993: i prototipi della nuova Lancia soprannominata New Large ma che aveva sigla di progetto 839 erano appena stati sgrossati, con una scocca allargata che dava qualche problema. Non era certo quella destinata ad entrare alla fine in produzione.
    Il nostro compito era di trovare la configurazione migliore, l’assetto definitivo, eliminare i piccoli difetti.
    Le indicazioni dei tecnici erano precise: quella che sarebbe stata la nuova Dedra doveva essere più confortevole, più piacevole da guidare, più stabile, più molleggiata. I problemi maggiori saltarono fuori all’inizio: riscontrammo piccoli cedimenti, anomalie, fatti inevitabili quando si ha a che fare con strutture appena costruite.
    Del resto, è questo il nostro lavoro, controllare, collaudare su migliaia di chilometri. E dare suggerimenti ai tecnici della sperimentazione.
    Anche sulla nuova Dedra inizialmente facemmo lo stesso pesante lavoro: su è giù per il percorso delle Langhe, in autostrada, sulle statali, nella pista della Mandria, vicino a Torino e poi a Balocco. Qualcuno andò persino in Svezia per i test invernali estremi.
    Comunque, la Dedra 2, scocca a parte, si comportò bene fin dall’inizio.
    Un anno dopo, nel ’94, cominciammo a scendere nei dettagli: cercammo ammortizzatori più adatti sperimentando quelli della Boge che, almeno sulla carta, offrivano notevoli garanzie di comfort. Altri reparti, i motoristi, i tecnici dell’impianto di climatizzazione, quelli dell’acustica e delle vibrazioni della scocca, il gruppo che verificava l’affidabilità degli impianti elettrici e dell’elettronica lavoravano sodo anche loro.
    Noi ormai conoscevamo bene i motori, sia i quattro cilindri 1600 e 1800 che il 5 cilindri 2000, e davano le più ampie garanzie.
    Il tempo passava rapidamente e solo qualche dettaglio poco importante veniva sostituito: semplici operazioni di cosmesi meccanica che lasciavano invariata l’anima della vettura. Qualche problema ce lo ha dato il 2000 turbodiesel: problemi di raffreddamento ma anche di funzionamento che risolvemmo adottando intercooler più ampi.
    Intanto, col passare dei mesi, cambiava anche il nostro lavoro, quello svolto per anni sulle strade, un cambiamento dovuto all’esigenza di razionalizzare il lavoro, di avere informazioni più precise, meglio confrontabili fra loro. Per esempio il percorso di affaticamento delle Langhe, troppo trafficato, non forniva più indicazioni valide, e la pista della Mandria era sempre meno sfruttabile. Per cui, piano piano, dovemmo trasferire i test sulla pista di Arese.
    All’inizio del ’96 la nuova Dedra era opera compiuta. Con una personalità ben definita: facile e piacevole da guidare, confortevole, con tanto spazio a disposizione. E nel frattempo era stata ribattezzata X.
    Insomma, era nata una buona macchina, forse la migliore tra quelle che ho collaudato, pronta per entrare in produzione.
    Poi, improvvisamente, poco tempo fa, è stata messa in letargo. Le prove sono state sospese, l’officina non ha più costruito gli esemplari di preproduzione.
    Hanno detto che il progetto è congelato, che quel frontale a fari tondi non è piaciuto.
    Peccato, proprio ora che andava così bene."
     
  4. angel

    angel Lancista Gurú

    LO STRANO CASO DELLA BERLINA SCOMPARSA



    Curiosa vicenda, quella della nuova Dedra. Così strana da assumere i contorni, un po’ inquietanti, di un giallo. Gli ingredienti, del resto, ci sono tutti. Misteriosi ripensamenti, battute d’arresto, segretissime riunioni di vertici e, infine, la decisione di limitarsi ad un leggero maquillage del modello esistente, la “Dedra restyling ‘98”, in attesa della vera erede. Che si fa aspettare più del dovuto.
    Tutta la storia, o quasi, si svolge all’interno del Centro Stile Lancia. Perché il problema maggiore, per questa vettura, sembra proprio essere la definizione della linea, come si diceva già nel dicembre ’96. Ci sono state, è vero, anche difficoltà di ordine tecnico. A detta dei collaudatori, i prototipi messi in strada per i primi test non soddisfacevano pienamente.
    Fatto anomalo, perché nel progetto non si era certo lesinato sulla bontà dei componenti; eppure, man mano che si procedeva con lo sviluppo dei prototipi, le prestazioni restavano inadeguate alle aspettative di una clientela esigente come quella Lancia.
    Poi, grazie a un attento studio delle scocche, i tecnici sono riusciti a migliorare la rigidezza del pianale e a sopperire a un problema di torsione non previsto in fase di progetto, ma emerso durante la sperimentazione. Ciò ha comportato un duro lavoro di irrigidimento della scocca e la ridefinizione della geometria e della taratura delle sospensione.
    Restavano ancora irrisolti i problemi stilistici. Alla presentazione del modello definitivo, infatti, né l’amministratore delegato Paolo Cantarella né un gruppo selezionato di grandi concessionari europei avevano mostrato di gradire le soluzioni adottate.
    Così il progetto “839”, come gli addetti ai lavori chiamavano la nuova Dedra, subiva una battuta d’arresto significativa. Sembra che fossero soprattutto i fari tondi, simili a quelli della Mercedes Classe E, a non convincere. Quindi, per qualche tempo, i tecnici sono stati dirottati su un progetto più urgente, il “maquillage ‘98” della berlina Lancia.
    Gettata questa soluzione “ponte”, che dovrebbe permettere di guadagnare tempo sul piano commerciale prolungando la vita del modello attuale, ora ci si può dedicare nuovamente alla Dedra del futuro. Che avrà nuove sospensioni (soprattutto dietro), messe appunto addirittura in collaborazione col reparto corse Fiat. Si stanno già svolgendo, frattanto, prove di nuovi prototipi, caratterizzati anche da una plancia diversa che darà più spazio all’elettronica: il sistema di navigazione, per esempio, sarà integrato fin dall’origine nella struttura di bordo, come nella futura Alfa 166.
    Cambierà ancora la linea, soprattutto nel frontale; ci saranno luci di posizione diverse, che accentueranno la somiglianza con la Mercedes, ma aiuteranno anche a sottolineare adeguatamente l’indispensabile personalità della Dedra, il cui progetto di “ristrutturazione-modifica” é costato 600 miliardi di lire.
     
  5. angel

    angel Lancista Gurú

    Información de Autopareri.com.  ;)
     
  6. angel

    angel Lancista Gurú

  7. angel

    angel Lancista Gurú

  8. carloslybra

    carloslybra Lancista Habitual

    Interesante post, la verdad que si hubiese sido así el coche sería horrible.
     
  9. Cocosoft

    Cocosoft Lancista Habitual

    La delantera muy al estilo del Kappa en esta última foto. No hubiese estado tampoco mal. Ahora bien, la trasera del berlina en este último punto me excita de sobremanera ;-) Hubiese estado muy bien así.

    La trasera del SW, en cambio, no me llena del todo... :)

    Salu2 a to2
     
  10. StuKeR

    StuKeR Lancista Gurú Miembro del Club Lancia

    Ya se que es tardío, pero el diseño en sí me gusta. Y el SW con esa forma todavía más...
     

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